Ho appena finito di leggere il nuovo libro di Jean Christophe Grangè e devo dire che all’inizio mi ha incuriosito parecchio, l’ho letto quasi tutto d’un fiato; poi però l’ho trovato un po’ noioso e il finale non mi è piaciuto.
Mathias Freire è uno psichiatra che prende in cura un uomo in stato confusionale che ha assistito ad un omicidio, ma l’ipnosi e un alibi confermano che è estraneo ai fatti; quindi Freire è costretto ad indagare ancora e per un pelo scampa al suo omicidio. Fugge a Marsiglia in treno e scopre di essere ricercato dalla polizia e viene riconosciuto in lui un clochard. in un attimo perde tutte le certezze della sua vita, non ha più memoria. Mano a mano che inizierà a cercare il suo passato scoprira’ di essere stato quindi un barbone, poi un pittore pazzo e infine un falsario. dovrà quindi trovare il coraggio di scoprire chi è in verità e se davvero è lui il vero assassino come crede la polizia.
E’ un thriller avvincente e ricco di colpi di scena, innovativo e diverso dagli altri, ma mi ha lasciato con l’amaro in bocca perchè mi aspettavo un finale un po’ più realista…Peccato.
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Amnesia di Jean-Christophe Grangè,