David Goldberg è un reduce della Seconda Guerra Mondiale e dopo sessant’anni vissuti in America decide di tornare nella sua amata Germania. E’ proprio nella sua nuova abitazione viene ritrovato cadavere: inginocchiato, col busto rovesciato in avanto e la testa in un lago di sangue. Un delitto anomalo per il capo commissario Oliver von Bodenstein e per la collega Pia Kirchhoff: l’anziano è stato ucciso con un proiettile alla testa ma l’anomalia riscontrata dai due detective è il numero 16145 tracciato col sangue della vittima sopra uno specchio.
Perchè un uomo di novantadue anni è stato ucciso in maniera così barbara? E perchè proprio lui, un esponente di spicco e influente della comunità ebraica?
Durante l’autopsia di Goldberg viene poi trovata un’informazione sconvolgenete: sul braccio sinistro dell’anziano vi è tatuato il gruppo sanguigno, elemento distintivo delle SS.
Poco dopo anche un altro anziano viene ritrovato morto con lo stesso modus operandi e nel suo appartamento vengono ritrovati video e cimeli che riguardano Adolf Hitler, compresa una sua foto autografata.
Il tutto diventa ancora più intricato quando si scopre il legame delle due vittime con Vera Kaltensee, ottantacinquenne anch’essa molto influente e nota soprattutto per il suo attivismo in campo sociale; donna dalla vita irreprensibile e a cui il nazismo ha tolto tutto: la famiglia, la patria e tutti i suoi averi.
Possibile che una donna come lei intrattenesse rapporti con ex ufficiali delle SS? Possibile che sia proprio lei la donna che ha tessuto la trama per ordinare gli omicidi?
Bodenstein e Kirchhoff si ritrovano in un vortice di menzogne in cui ogni passo verso la verità viene bloccato dalla politica che ammorba la polizia e una delle famiglie più in vista dellla Germania.
Thriller ben strutturato che offre molti colpi di scena e che riesce a mantenere vivo l’interesse del lettore, mescolando suspence, storia e politica in una trama davvero appassionante.
Buona lettura…
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