Nell’isola di Turios un’improvvisa pioggia di schegge si abbatte sugli abitanti, uccidendoli quasi tutti. Solamente la sacerdotessa Meril, Lil ed il marito Bashinoir si salvano dalla tragedia. I tre possono contare solo sulle protezioni magiche che a stento riesce a mantenere Meril per fronteggiare il regno di Isk che progetta di conquistare l’isola da millenni.
Maghi e consiglieri si danno il turno per ottenere il favore di re Beanor, un re spietato affamato di potere e di sesso, collerico e imprevedibile. Ma Beanor non sa che il pericolo più grande si nasconde proprio tra le sue numerose concubine…
Premetto che è il primo libro del genere Fantasy che leggo e devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa. La storia mi ha tenuta col fiato sospeso fino all’ultima riga, peccato però per il finale un pò troppo precipitoso e che faccia pensare che manchino alcune pagine, ma forse sono io che sono abituata ad altri generi di storie.
I personaggi sono ben descritti, anche se avrei preferito che la sacerdotessa Miril fosse più forte e altera, invece mi sembra un pò troppo debole e fragile per il ruolo che ricopre.
Mi è piaciuto pensare al tempo come un organismo vivente che cresce come fa un albero i cui rami sono le varie linee temporali: solo un ramo può diventare realtà e gli altri diventano solo possibilità che man mano si seccano e cadono. Ma la magia ha il potere di riportarci indietro nel tempo e poter modificare così il corso della storia.
Lo scrittore non si perde in giri di parole inutili, lo stile è diretto e conciso così noi lettori non abbiamo proprio il tempo di annoiarci.
Buona lettura!
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I rami del tempo di Luca Rossi,