Il detective di Scotland Yard Thomas Lynley si ritrova ad affrontare un incarico strettamente confidenziale affidatogli da Sir David Hillier.

La richiesta arriva da Bernard Fairclough, un ricco industriale, convinto che la morte di suo nipote preferito Ian non sia affatto accidentale. Lynley si fa dare una mano dai suoi affidabili amici Deborah e Simon St. James che lo seguono in incognito e si ritroveranno a dover frugare nei panni sporchi di una famiglia all’apparenza normalissima ma che nasconde situazioni complicate: una figlia che si fa mantenere dai genitori fingendosi invalida, un figlio che combatte con la droga e che si affanna per ritornare nelle grazie dei genitori, il figlio della vittima che cade nel giro della pedofilia…

Alla fine Lynley, cobn fatica e trattato come una pedina in questo gioco di perversione e menzogna, riuscirà a far crollare il castello di carte che nasconde la verità.

Elisabeth George è una delle mie scrittrici preferite, ma stavolta devo dire che mi ha un pò annoiata, questa storia manca di coinvolgimento e si perde in descrizioni secondo me inutili e che diluiscono la storia in modo esagerato. Secondo me stavolta l’Autrice ha esagerato con le descrizioni di fatti che non danno l’emozione e l’adrenalina necessarie ad un giallo. Una miscela di tanti temi che però vengono trattati in modo vago e noioso.

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